Ogni metodologia può avere successo nella risoluzione di una problematica, a condizione che essa sia contestualizzata e in sintonia con le esigenze della persona e ne rispetti la scala delle priorità e dei bisogni. Il trattamento manipolativo osteopatico (O.M.T) non è di sicuro all’oscuro di tutto ciò, una manipolazione praticata nei tempi e nei modi corretti avrà di sicuro delle probabilità di successo maggiori rispetto ad una che non terrà conto dei parametri da correggere, in pratica “Se non sappiamo cosa vada corretto, come possiamo effettuare una correzione?” o ancora “Come possiamo sapere se L’O.M.T risponde realmente alle esigenze della persona e alla risoluzione del suo problema?”
L’Osteopatia e una terapia manuale volta a riorganizzare le interconnessioni fra i sistemi muscolo-scheletrico, viscerale e craniale dettate da una fittissima impalcatura di tessuto fibro connettivo, qualsiasi distorsione di questa impalcatura determinerà dei cambiamenti nelle connessioni fra i sistemi disturbandone l’attività di mobilità, motilità e determinando alle volte restrizioni del range di movimento, ridotta motilità gastrointestinale o ghiandolare, riduzione dell’azione vascolare e provocando sintomi come dolore da emicrania, acidità di stomaco, costipazione e alterazioni dell’equilibrio oltre che interagire negativamente con gli atteggiamenti posturali della vita quotidiana.
Il concept praticato nel mio studio pone il processo valutativo al centro del trattamento osteopatico, tracciando una scala di priorità delle esigenze della persona, organizzando un piano terapeutico e una strategia di risoluzione “Su misura” per risultati migliori, più efficaci e più durevoli nel tempo, per manipolazioni che siano le attuazioni di un disegno effettuato sulla persona, non una sfilata di tecniche applicate senza contesto di fondo… questo è: ”Un Approccio osteopatico razionale”.
